Desidero introdurre qui e presentare parzialmente questo nuovo percorso che ha la finalità di consentire l’evoluzione sul piano personale ma anche aprire una riflessione sulla dimensione spirituale dell’esistenza individuale e collettiva.
Molti sono i percorsi evolutivi sul piano psicologico che sono offerti all’interno di diverse scuole; molti di questi consentono diversi progressi sul piano psicologico e comportamentale e consento una migliore gestione delle dinamiche interne ed in alcuni casi cambiamenti importanti attraverso la riconnessione con il proprio Se. Sono percorsi in cui gli individui vengono guidati al riconoscimento delle proprie credenze limitanti, delle loro dinamiche, dell’influenze di istanze inconsce, delle introiezioni limitanti che hanno condizionato il loro piano esistenziale, nonché alle ridecisioni delle loro posizioni esistenziali ed al riorientamento della loro vita.
Questo ottimo lavoro richiede un impegno non indifferente ed una buona determinazione interna a condurlo sino in fondo, spesso si attraversano alcuni momenti in cui riemergono in modo regressivo vissuti e con essi intensi stati emotivi non adeguatamente elaborati e le persone devono far fronte ad una quota di angoscia correlata ai loro vissuti infantili.
In ognuna di queste scuole, che generalmente si muovono nell’ambito della ufficialità di quel vasto mondo della psicologia e dell’evoluzione personale, si enfatizzano gli aspetti psicologici e non vengono presi in considerazione alcuni aspetti profondi dell’essere umano che hanno a che vedere con la dimensione spirituale.
Sul versante opposto quelle scuole di evoluzione personale, spesso orientate alle filosofie orientali, enfatizzano notevolmente la dimensione spirituale dell’esistenza, in una visione karmica di quest’ultima, ma sono carenti sul piano dell’evoluzione psicologica.
In queste scuole si afferma che le tecniche evolutive perseguite, meditazioni di diversa natura, yoga, approcci olistici, sono sufficienti a sostenere l’evoluzione dell’individuo. Quindi si prendono in considerazione in modo disgiunto o la dimensione della mente o la dimensione olistica, con una relativa attenzione agli spetti psicodinamici.
Recentemente si sono verificati due fenomeni che stanno rivoluzionando notevolmente gli orientamenti in campo psicologico e nelle scuole di evoluzione personale; entrambi hanno avuto origine nel secolo scorso, più o meno nella seconda metà del xx secolo , il primo a che vedere con il continuo progresso della conoscenza in ambito fisico quantistico, il secondo che è in parte una derivazione del primo e del progresso tecnologico è il processo di globalizzazione.
Le recenti scoperte nell’ambito della fisica e della cosmologia stanno ridefinendo la posizione dell’essere umano, e come già detto possiamo avere una nuova comprensione della visione antropomorfica ed ulteriormente si sta comprendendo sempre di più che i mattoni fondamentali della struttura dell’universo emergono da una dimensione che ha al suo interno infinite potenzialità creative e che riflette in se in modo potenziale tutte le possibili forme presenti nell’universo conosciuto. Mi riferisco a ciò che i fisici chiamano campo unificato di tutte le leggi di natura ed ai campi ed alle particelle quantistiche, fermioni e bosoni. Questi mattoni creano strutture e funzioni attraverso una organizzazione sequenziale della natura organizzando forme sempre più complesse sino alle forme che noi conosciamo compreso l’essere umano. Questi mattoni emergono attraverso un processo di autoriferimento dal Campo Unificato di tutte le leggi di natura; da questo livello emergono in natura le prime frequenze, che nella loro sinergia divengono leggi di natura con potere organizzante.
Queste nuove scoperte hanno riorientato la visione della complessità dell’essere umano ed hanno validato alcuni dei principi delle filosofie o delle tradizioni di conoscenza orientali, consentendo anche nel mondo occidentale di rivisitare la complessità dell’essere umano riconoscendo l’importanza della dimensione sottile dell’esistenza e dello spirito nella vita individuale e collettiva. Unitamente a questo la globalizzazione ha consentito una maggiore vicinanza fra diverse culture con un processo di osmosi reciproca, che certamente sul piano superficiale sembra aver massificato molto i popoli all’interno di una logica di mercato, ma ritengo invece che le anime profonde delle diverse regioni del mondo rimarranno profondamente incise nei dna dei popoli e che si farà di tutto per preservare valori, tradizioni e diversità che supportano la vita delle diverse regioni del mondo.
Questi due aspetti stanno profondamente modificando le metodologie di intervento con finalità evolutive per l’uomo e stiamo assistendo sempre di più a nuove emergenze nell’ambito della psicologia che apparentemente si sganciano dalle scuole tradizionali di pensiero, dando forma a nuove modalità esperienziali per coloro che hanno raggiunto o percepiscono il desiderio di una crescita personale.
Ed ancora possiamo sottolineare che a livello mondiale assistiamo ad un processo di emergenza spirituale per cui il bisogno di spiritualità è ormai tangibile in ogni angolo del mondo, come controtendenza ad un materialismo che diviene sempre più imperante e sempre più alienante rispetto alla vita nella sua dimensione sacrale. La base spirituale dell’esistenza è stata, è e sarà sempre presente e pressante all’interno di tutto ciò che vive e di tutto ciò che ha forma anche se privo di vita nel senso in cui noi la intendiamo, permeerà ogni nostro atto, ogni nostro respiro, ogni movimento cosmico, ogni atto evolutivo e noi non possiamo sottovalutare o scotomizzare questo livello essenziale nella nostra vita come individui. Fatta questa breve premessa desidero presentare ciò che ho definito come autoipnosi evolutiva integrata ed il sistema di riferimento che la sottende che poggia le sue basi sul quel particolare processo di unificazione che sta avvenendo attraverso le intuizioni delle menti più avanzate e che consente un processo di unificazione delle prospettive religiose, filosofiche e scientifiche.
L’essere umano può considerarsi come una emergenza spirituale che vive una esperienza umana, questa concezione deriva da una visione della vita che affonda le radici in una dimensione mistica e creazionista e che fa riferimento alla conoscenza vedica ed alla visione olografica dell’universo sostenuta dal fisico Bhom; esiste la dimensione più sottile del nostro essere che è il nostro sé spirituale che attraversa un ciclo di esistenze per raffinarsi progressivamente sino alla ricongiunzione con l’assoluto e sino alla dissoluzione del Sé individuale nel Sé cosmico all’interno di un ciclo di creazione, evoluzione e dissoluzione eterne che riguardano il cosmo intero.
In questo continuo processo di raffinamento dell’anima l’obbiettivo è trascendere la nostra dimensione finita e progredire verso una dimensione trascendente in un percorso che oltre un certo livello non mantiene più alcuna caratteristica che a che vedere con la dimensione umana ma attraversa livelli dell’esistenza dove le forme sono pura manifestazione cromatica o vibrazionale che pur conduce ancora informazione creatrice. L’essere umano non ha solo una dimensione psicofisica correlata con il mondo esterno attraverso gli organi di senso e di moto, ma possiede pure una dimensione sottile o anima.
Spesso gli individui si identificano con alcune false credenze e nella visione occidentale si ritiene che i progetti esistenziali siano spesso condizionati da queste impedendo quindi all’individuo il contatto con la propria autenticità più profonda e con il proprio vero essere. Se accettiamo l’esistenza dell’anima, ci rendiamo conto che giungiamo con un progetto che è determinato da quest’ultima e che è quello di confrontarci con alcuni dilemmi esistenziali che ci appartengono come singoli individui e come umanità con la finalità di un’evoluzione personale ma che diviene anche evoluzione della coscienza collettiva. E’ questo il senso più alto dell’esistenza ed è sul piano dell’anima che esistono quei driver dell’esistenza, memorie dell’anima, che fanno della vita un atto continuamente creativo che può esprimersi anche attraverso i genii di ogni epoca che hanno segnato il divenire della coscienza dell’umanità. In questa direzione il nostro percorso di vita o il nostro passaggio, il frammento di vita terrena, ha il fine di permetterci di confrontarci con i limiti, e ripeto limiti, della nostra visione e permetterci di trascenderla ascendendo a un livello di libertà dello spirito che coincide con la gioia dell’essere e con una condizione di appagamento incondizionato e senza oggetto se non la consapevolezza dell’immortalità e della grandezza del divino che è i noi.
L’ipnosi e l’autoipnosi sono uno stato particolare della mente che consentono di accedere a quei livelli più profondi dove si annidano le credenze inconsce ma anche di entrare in stati di coscienza che consentano delle percezioni o delle risonanze con dimensioni altre, che contengono in modo dinamico memorie connesse con la filogenesi della umanità e del pensiero umano. Nell’autoipnosi l’individuo è in grado di raggiungere uno stato di coscienza auto diretto e che consente susseguentemente di strutturare degli stimoli sul piano della coscienza finalizzati al riallineamento di quest’ultima con la mente facilitando il processo di evoluzione personale nella direzione della propria autenticità.
L’Autoipnosi Evolutiva Integrata è una forma di autoipnosi differente da un normale processo di autoipnosi; generalmente nella autoipnosi normale quello che accade è che dopo aver condotto la mente in uno stato di trance autoindotto vengono utilizzate delle autosuggestioni che possono avere diverse finalità. In questo caso le autosuggestioni si sovrappongono ed interagiscono con la peculiare complessità di quell’individuo avendo quindi una incisività ridotta sulla flessibilità e sulle potenzialità della mente in senso plastico. Nell’Autoipnosi Evolutiva Integrata il processo che viene utilizzato è molto diverso poiché consente inizialmente di sciogliere alcuni ombre esistenziali che non consentono di entrare in contatto con la propria autenticità, la prima parte del lavoro è diretta alla elicitazione ed alla risoluzione di alcuni vincoli psicologici, ed in un secondo momento all’allineamento con il proprio se autentico consentendo di dirigere la propria esistenza in direzione di maggiore autenticità e rispondente all’espressione del proprio se.
Riconnettersi alla nostra dimensione spirituale, al nostro spirito, significa andare oltre i limiti ed i condizionamenti del nostro subconscio, significa poter sfruttare il nostro passaggio terreno nel migliore dei modi per poter imparare quello che ci è utile sul piano dell’evoluzione spirituale. Tale riconnessione ci consente di essere guidati da una dimensione più alta in accordo con leggi di natura che sono insite nel nostro programma ad un livello prearchetipico e di superare quella che ho indicato come la sindrome da deconnessione, che è alla origine di diversi malesseri nel nostro percorso di vita.